Aldo Domenicano è scomparso nella sua casa di Roma il 17 luglio 2022.

Nato ad Avezzano il 4 Marzo 1938, si era laureato in Chimica con lode nel 1965 presso l’Università di Roma “La Sapienza” sotto la guida di Alessandro Vaciago.
Iniziò nel 1966 la sua carriera accademica presso l’Istituto “Giordano Giacomello” dell’Università di Roma “La Sapienza” come Assistente Ordinario, dapprima alla Cattedra di Chimica Farmaceutica e Tossicologica, ricoperta da Aurelio Romeo, poi a quella di Strutturistica Chimica, ricoperta da Alessandro Vaciago.
Nel 1971 conseguì l’abilitazione alla Libera Docenza in Strutturistica Chimica. Negli anni accademici 1970–83 fu Professore Incaricato presso le Università di Bologna e di Roma “La Sapienza”, dove successivamente svolse l’attività docente come Professore Associato di Strutturistica Chimica per gli anni accademici 1983–86.
Vincitore di concorso a cattedra nel 1986, fu Professore Ordinario di Strutturistica Chimica presso l’Università dell’Aquila fino al 1992 quando, presso la stessa sede, fu chiamato a ricoprire la cattedra di Chimica Fisica sino al 2010, anno del suo pensionamento. In quel periodo tenne gli insegnamenti di Chimica Fisica e Chimica Generale per diversi corsi di laurea della Facoltà di Scienze M.F.N. e contribuì in modo determinante alla istituzione all’Aquila del corso di Laurea in Scienze Ambientali, del quale fu anche Presidente.
La sua vasta attività di ricerca nel campo della Strutturistica Chimica Diffrattometrica è testimoniata dall’abbondante produzione scientifica comparsa su riviste a diffusione internazionale e dalle numerose conferenze plenarie tenute su invito in occasione di vari congressi scientifici, in Italia e all’estero, e presso università italiane e straniere. I suoi interessi scientifici, inizialmente rivolti allo studio dei composti di coordinazione di legandi solforati, ben presto si orientarono
all’analisi delle distorsioni dell’anello benzenico causate dalla presenza di gruppi funzionali ed allo studio sperimentale e teorico degli effetti che le interazioni intermolecolari hanno sulla struttura della molecole. Nello svolgimento di queste ricerche, condotte con un’attenzione instancabile per l’accuratezza e attendibilità dei risultati, si avvalse di varie tecniche di indagine strutturale, quali la cristallografia a raggi X e i calcoli quantomeccanici. Attratto dalle potenzialità offerte per lo studio strutturale di molecole “isolate” dalla diffrazione di elettroni in fase gassosa, alla fine degli anni settanta iniziò una proficua collaborazione con il gruppo di ricerca dell’MTA di Budapest diretto dal Prof. Em. István Hargittai e guidò il primo gruppo di ricerca attivo in Italia per la diffrazione di elettroni in fase gassosa.
Tra i soci fondatori dell’Associazione Italiana di Cristallografia, partecipò attivamente alla vita sociale come membro di diverse commissioni e ne fu Vicepresidente dal 1994 al 1996. Condirettore dell’11° corso (Erice, 1985 con István Hargittai e Peter Murray-Rust) e del 32° corso (Erice, 2001 con István Hargittai) della International School of Crystallography, fu coeditore (con István Hargittai) dei libri “Accurate Molecular Structures: Their Determination and Importance”, pubblicato nel 1992 dalla Oxford University Press, e “Strength from Weakness: Structural Consequences of Weak Interactions in Molecules, Supermolecules, and Crystals”, pubblicato nel 2002 dalla Kluwer Academic Publishers.
Docente rigoroso ed esigente ma molto amato, infaticabile nel fornire chiarimenti e suggerire approfondimenti agli studenti e consigli ai colleghi più inesperti, ha educato con inconfondibile stile e garbo alla passione per la ricerca tanti giovani. Lascia un vuoto che sarà difficile colmare.
Anna Rita Campanelli, Gustavo Portalone, Fabio Ramondo