L’annuncio che il Premio Nobel per la Chimica 2009 è stato assegnato ai tre cristallografi, Thomas A. Steitz (Yale University, USA), Venkatraman Ramakrishnan (Cambridge, UK) and Ada E. Yonath (Weizmann Institute, Israele), è motivo di orgoglio per tutta la comunità cristallografica.
Gli studi strutturali sui ribosomi, che sono tra i più grandi complessi molecolari esistenti comprendendo fino a 100.000 atomi, hanno fornito indicazioni preziose sui meccanismi della vita. Infatti, queste complessi organelli cellulari costituiti da RNA e molteplici proteine, sono delle prodigiose fabbriche (catalizzatori) in cui le catene polipeptidiche vengono assemblate amminoacido dopo amminoacido nella sequenza dovuta. Questa è codificata in un pezzo di DNA detto ”gene”, il quale funziona da “stampo” per la replicazione. Le proteine sono alla base di gran parte delle funzionalità biologiche degli organismi viventi per cui svolgono azioni specifiche, che sono però dannose se collegate ad un ribosoma batterico.
L’utilizzo della diffrazione dei raggi X per fotografare a livello atomico la complessità dei ribosomi e quindi ricostruirne il complesso funzionamento attraverso l’interpretazione delle relazioni struttura-proprietà ha anche notevoli potenzialità terapeutiche. Infatti, il ribosoma batterico è il bersaglio di circa il 50% dei farmaci antibatterici. La disponibilità di strutture ad alta risoluzione è fondamentale per progettare nuovi antibiotici, che legandosi alle cavità molecolari del ribosoma ne impediscano la biosintesi [solo gli acidi nucleici che hanno la capacita’ di replicarsi, le proteine no] proteica. Tali dettagliate conoscenze strutturali permettono perciò l’uso come farmaci di molecole appositamente modellate, potendo così limitare i fenomeni di resistenza che i comuni antibiotici possono subire da parte di ceppi patogeni.
Il tema di come la cristallografia ribosomica aiuti a combattere organismi patogeni con appositi antibiotici fu trattato da Ada Yonath in una conferenza presentata al congresso mondiale delle cristallografia (XX IUCr) che si tenne a Firenze nel 2005 e fu seguito da 3000 partecipanti. Tre premi Nobel furono ospitati allora come speakers ma fu anche preconizzato che futuri vincitori probabilmente si celassero tra gli altri illustri conferenzieri. Questo è il caso di Ada Yonath, che rilasciò il permesso agli organizzatori (Carlo Mealli e Paola Paoli con tutta l’Associazione Italiana di Cristallografia, AIC) di mantenere nel sito del congresso (www.iucr2005.it) il file della sua presentazione. La possibilità di scaricarlo, seppure per soli fini accademici, acquista oggi un sapore del tutto particolare (http://xxiucr.iccom.cnr.it/ms94.htm).
Ada Yonath al Congresso IUCr di Firenze
Il presidente dell’AIC, a nome di tutti i soci, desidera sottolineare con soddisfazione come le tecniche di diffrazione dei raggi X associate a lungimiranti capacità interpretative delle relazioni struttura-proprietà, abbiano ancora una volta portato dei colleghi cristallografi a così alti traguardi, cosa che non è poi così rara per questa disciplina.
Particolari felicitazioni vanno ad Ada Yonath che fa parte della European Crystallographic Association (a cui la nostra comunità nazionale afferisce anche attraverso il CNR) ed ha spesso partecipato ad iniziative cristallografiche tenutesi in Italia.
Carlo Mealli
Presidente dell’AIC
Altre informazioni sul sito del nobel:
http://nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/laureates/2009/